Natura
La Sardegna, l’isola del sole con dei fiordi azzurri, delle baie tranquille e delle rocce impressionanti in mezzo al mare è grazie alle sue foreste grandissime e suoi famosi parchi nazionali anche un’isola verde, un paradiso per viandanti e amanti della natura.
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La Sardegna, l’isola del sole con dei fiordi azzurri, delle baie tranquille e delle rocce impressionanti in mezzo al mare è grazie alle sue foreste grandissime e suoi famosi parchi nazionali anche un’isola verde, un paradiso per viandanti e amanti della natura.
La cosa migliore è quella di partire ai piedi di Pula, dove si estende fino alle dune di Arbus su 32 000 ettari la “Foresta del Sulcis”, uno delle più grandi foreste dell’Europa. Qui, in mezzo alle querce secolari, carrubi e ginepri giganteschi, cervi, cinghiali, volpi e pernici trovano un rifugio. E al di sopra di tutto questo volteggia sempre l’aquila reale. Tassi di 200 anni con un perimetro di più di 7 metri crescono a “Badde salighes”, la valle dei “salici piangenti”, di cui si era innamorato un ingegnere inglese che costruì le strade ferroviarie in Sardegna.
La Sardegna “verde”, la trovate in tutte le regioni: al nord nei boschi di Limbara a Tempio, al centro a Gennargentu oppure a Oristano nel parco incantevole di Monte Arci, dove 4000 anni fa la pietra sacra l’ossidiana venne lavorato dai nuragici. La Sardegna dell’interno vi sa offrire paesaggi d’incanto nel Mandrolisai con i boschi di castagno a Tonara, Aritzo e Sorgono, nella zona di Costa Rei con la foresta di Castiadas e il parco dei Sette Fratelli. Un gioiello tanto speciale è il parco “Bruncu Santoru” di Perdasdesfogu, dove trote ed anguille si scorazzano nei ruscelli mormoranti.
Esiste una Sardegna bella e suggestiva anche lontano dall’incanto delle sue coste. Basta un po’ di pazienza e voglia di ammirare il verde: il verde della Sardegna isola di mare e di sole.
La cosa migliore è quella di partire ai piedi di Pula, dove si estende fino alle dune di Arbus su 32 000 ettari la “Foresta del Sulcis”, uno delle più grandi foreste dell’Europa. Qui, in mezzo alle querce secolari, carrubi e ginepri giganteschi, cervi, cinghiali, volpi e pernici trovano un rifugio. E al di sopra di tutto questo volteggia sempre l’aquila reale. Tassi di 200 anni con un perimetro di più di 7 metri crescono a “Badde salighes”, la valle dei “salici piangenti”, di cui si era innamorato un ingegnere inglese che costruì le strade ferroviarie in Sardegna.
La Sardegna “verde”, la trovate in tutte le regioni: al nord nei boschi di Limbara a Tempio, al centro a Gennargentu oppure a Oristano nel parco incantevole di Monte Arci, dove 4000 anni fa la pietra sacra l’ossidiana venne lavorato dai nuragici. La Sardegna dell’interno vi sa offrire paesaggi d’incanto nel Mandrolisai con i boschi di castagno a Tonara, Aritzo e Sorgono, nella zona di Costa Rei con la foresta di Castiadas e il parco dei Sette Fratelli. Un gioiello tanto speciale è il parco “Bruncu Santoru” di Perdasdesfogu, dove trote ed anguille si scorazzano nei ruscelli mormoranti.
Esiste una Sardegna bella e suggestiva anche lontano dall’incanto delle sue coste. Basta un po’ di pazienza e voglia di ammirare il verde: il verde della Sardegna isola di mare e di sole.